Il fondo Tecla gestito da Pirelli Re Sgr ha modificato le commissioni variabili, lasciando invece invariata quella fissa allo 0,9%, aliquota tra le più basse rispetto ai 25 fondi immobiliari chiusi di diritto italiano destinati ai risparmiatori (il "record" è lo 0,8% di Atlantic 2 - Berenice gestito da First Atlantic Re).
La prima novità approvata dall'assemblea dei sottoscrittori di Tecla fondo uffici - che per entrare in vigore come per le altre modifiche dovrà passare il vaglio dei competenti organi di vigilanza e che «prevede una minore incidenza delle commissioni di gestione» - riguarda l'eliminazione della commissione "variabile annua" mentre finora il fondo aveva un obiettivo di rendimento pari al 5,5% superato il quale, annualmente, l'Sgr percepiva il 15 per cento.
L'altra modifica sulle commissioni riguarda la "variabile finale". Rispetto al testo vigente del regolamento di gestione le novità sono tre e vanno a vantaggio di tutti i sottoscrittori, in particolare di Morgan Stanley e Pirelli Re che indirettamente controllano l'85 per cento delle quote del fondo.
La prima di queste modifiche riguarda il calcolo della commissione variabile, che si baserà sul valore complessivo netto al 31 dicembre 2007 invece che sul valore iniziale del fondo; quindi su 454,1 milioni di euro e non su 323,1 milioni dell'atto di apporto datato primo marzo 2004.
Poi è previsto un aumento del tasso interno di rendimento annuo obiettivo "a vita intera" del fondo dall'8% al 10% e infine una diminuzione della percentuale del rendimento in eccesso - rispetto al rendimento obiettivo - di spettanza della Sgr, dal 20% al 10 per cento. Inoltre ieri è stato stabilito un nuovo criterio per la determinazione dei proventi distribuibili che consente di poter distribuire tutti i proventi derivanti dalla gestione del fondo, conseguiti nel periodo di riferimento.
Con questa operazione Pirelli Re Sgr conferma la propria strategia basata sulle commissione fisse economiche (in Olinda fondo shops è dello 0,9% mentre per Berenice fondo uffici, passato a luglio a First Atlantic Re Sgr, è stata anche dello 0,75% quando la media del settore dei fondi quotati è dell'1,6%) dato che la società ha sempre preferito commisurare il proprio compenso anche ai risultati raggiunti, applicando un premio variabile a suo favore sul rendimento extra rispetto al target a 12 mesi.
E gli altri fondi? Alcuni contattati dal Sole 24 Ore non si sbilanciano mentre per Carlo Mazzola, presidente di Norisk, «visto che la media dei costi di gestione dei fondi immobiliari resta elevata rispetto alla scarsa operatività media dei gestori, ci si può auspicare per i prossimi mesi, vista anche la crisi in corso, una riduzione delle commissioni anche da parte delle altre Sgr».
Va poi ricordato che il principale vantaggio legato a queste tipologie di investimento per il cliente è quello di entrare in possesso di uno strumento di investimento di medio e lungo termine, che andrebbe acquistato in sede di emissione e conservato fino a scadenza . E che siccome molti fondi immobiliari sono quotati anche in Borsa è possibile negoziarli anche prima della loro scadenza, ma restano strumenti molto meno liquidi rispetto alle azioni e può essere più difficile trovare a breve tempo una controparte.
Va infine detto che il confronto tra prodotti deve essere fatto considerando il tasso interno di rendimento.
